“Le sue mani mi cacciavano in bocca una grossa polpetta nera…finchè non ebbi la forza di vomitare…Credo che non cercherò mai più di avvelenarmi. Non per paura della morte…per paura delle polpette della signora Kohler”.
Milena Jesenská. La mia amica da “Qui non può trovarmi nessuno”
oggi nel fango qualcosa
faceva finta
di nulla
prestare i piedi al dolore
impedirgli di rimanere
fermo, mettere radici
germogliare
aprirgli la bocca
come ad una marionetta divisa
per nutrirlo con le polpette nere
della signora Kohler e fingere
di vomitare la fatica di vivere
urlargli di andar fuori
di spegnere debiti cuori sigarette
di sperdersi come fumo
prenderlo a pedate
mi sono presa
a calci
… per trovarmi
ho preso a calci
il fango
… per trovarmi
