C’era qualcosa chenon avrei mai saputone’ potuto dire.Eri tu ho messo un piede nel futurol’altro l’ho lasciatonel passato il mio corpo oscillacome una danza rossao un ultimo congedo:vibra l’ “ora” che ci imbozzola nella sua incessante preghieragioco a rimpiattinocon i luoghi del tempo in certi tu sei diversoo sono i luoghi a farti un altro.Dove èContinua a leggere “la preghiera del tempo in margine a Ingeborg Bachman-Paul Celan “troviamo le parole” Lettere”