La poetessa americana di origini ebraico ungheresi Louise Gluck ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura 2020.
Tra le poetesse di punta della letteratura d’oltreoceano del secondo Novecento, la Gluck non è praticamente mai stata pubblicata in Italia se non grazie alla casa editrice napoletana Dante & Descartes che nel 2019 ha tradotto Averno, e alla casa editrice Giano che nel 2003 ne ha pubblicato L’iris selvatico.
“Per la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende l’esistenza individuale universale”, è la motivazione con la quale l’Accademia svedese ha motivato l’assegnazione del Premio. Già perché se c’è un tratto distintivo nelle dodici raccolte di poemi che la Gluck ha pubblicato in 50 anni di carriera è proprio la materia viva della propria vita messa in versi, tanto da relegarla nella corrente del confessionalismo, dove predomina l’io e ci si concentra sull’esperienza individuale del proprio vissuto.
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Da…
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