Da poeta a poeta
Gabriella Paci recensisce “Dedica” di Lucia Triolo
“Dedica” di Lucia Triolo coglie di sorpresa già a partire dal titolo della raccolta: de-dico in latino significa dedicare ma anche dichiarare ed in effetti la sua raccolta è un rivolgersi all’altro e quindi dichiarare il suo io nella ricerca di alterità. La sua anima siciliana si svela nell’inganno, di pirandelliana memoria, della molteplicità dell’essere e del ritrovarsi, per questo, nelle sfaccettature degli altri per ricomporre, se possibile, una propria identità che tuttavia sfugge appena si pensa di averla assemblata. La parola poetica, in questo senso, diventa il mezzo per conoscere e farsi conoscere e riconoscersi o perdersi negli altri in un caleidoscopio di pezzi che si compongono e scompongono in un clima di surreale realtà: per questo essa diventa quasi un flusso di pensiero, un connubio che resta irrisolto di parola-vita” .”un’altra vita / chiede / il suo…
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